Pellegrinaggio a Lourdes
È un tempo duro quell’inverno del 1858, quando il mattino dell’11 febbraio, Bernadette accompagnata da una sorella e da un’amica si reca a fare legna a Massabielle, la discarica di Lourdes.
C’è disoccupazione, carestia, epidemia. I Soubirorus, di cui Bernadette è la figlia maggiore, sono mugnai in rovina e alloggiano nel buco più povero di Lourdes, il “cachot”, che era già stato la prigione della città. Fu in quel mattino freddo e piovoso che una Signora vestita di bianco, con una cintura blu, apparve nel cavo della roccia, a Bernadette, chiedendole la cortesia di venire per 18 volte alla grotta.
Spesso, nei giorni seguenti, la piccola Soubirous chiese alla misteriosa visitatrice chi fosse, ottenendone come risposta un sorriso. Intanto una folla sempre più numerosa aveva cominciato a seguire le apparizioni, suscitando il malumore delle autorità civile e militari che inutilmente cercarono di obbligare Bernadette a non recarsi alla grotta.
Il parroco , l’abbè Peyramale, scettico su ciò che accadeva, volle rimarne estraneo, pur seguendo con attenzione l’evolversi degli avvenimenti. L’invito alla preghiera e alla penitenza che la Signora più volte aveva rivolto si unì poi a quello di andare a lavarsi e a bere alla sorgente che era scaturita ai piedi della grotta il 25 febbraio.
Alla tredicesima apparizione, “Aquerò” (quella cosa là), come Bernadette chiamava la bianca Signora, chiese alla veggente di andare a “dire ai preti di venire lì in processione e di costruire una cappella”. Fu solo alla 16a apparizione, il 25 marzo, festa dell’Annunciazione, che dietro la ripetuta insistenza di Bernadette, la Signora, alzando gli occhi al cielo e unendo le mani all’altezza del petto disse:
“Que soy era Immaculada Councepciou” (Io sono l’Immacolata Concezione).
Bernardetta corse a riferirlo al parroco che commosso riconobbe ciò che il papa Pio IX aveva definito come verità di fede quattro anni prima nel 1854. La apparizioni si conclusero il 16 luglio. Quattro anni dopo il Vescovo di Lourdes riconobbe ufficialmente la verità delle apparizioni.
Fu l’inizio di una presenza sempre più ampia di pellegrini da tutto il mondo. Lourdes divenne la città della speranza, non solo perchè legata a molteplici fatti di guarigione , ma soprattutto perché divenne luogo dove attingere una guarigione più profonda ritrovando una più viva esperienza di fede.
L’eucaristia rimane al centro della vita del Santuario che di lì a poco fu costruito, e attorno al quale altri edifici sacri vennero eretti per accogliere i tanti pellegrini.
La santa Messa e la processione Eucaristica sono il fulcro della mattina e del pomeriggio, mentre la giornata si conclude con la suggestiva processione “aux flambeaux”, con l’immagine di Maria. Le vasche , dette “piscine” in cui si raccoglie l’acqua della grotta, sono il luogo dove nel segno dell’acqua molte persone, inferme e no, invocano guarigione fisica e spirituale.
Pellegrinaggio a Lourdes con l’UNITALSI
Il Pellegrinaggio a Lourdes è il pellegrinaggio principale organizzato dall’UNITALSI sottosezione di Treviso ed è presieduto dal nostro Vescovo Mons. Michele Tomasi.
Il Pellegrinaggio a Lourdes può essere intrapreso in treno, partendo dalla stazione centrale di Treviso, in aereo partendo dall’aeroporto di Treviso, o con pullman.
Durante il soggiorno a Lourdes c’è la possibilità di partecipare a vari momenti di preghiera tra i quali:
- Apertura del pellegrinaggio e saluto di arrivo alla grotta.
- Giornata penitenziale: confessioni e Via Crucis sul Calvario.
- Bagno alle piscine di Lourdes.
- Giornata eucaristica: S. Messa internazionale nella basilica sotterranea S. Pio X.
- Processione Eucaristica pomeridiana.
- Giornata mariana: S.Messa alla grotta con processione serale “aux flambeaux”.
Inoltre c’è la possibilità di partecipare a incontri di catechesi presieduti dal nostro assistente spirituale Mons. Antonio Guidolin e visitare il museo di Santa Bernadette e i lughi dove ha vissuto la piccola veggente come il mulino di Boy, la “Maison Paternelle”, la chiesa parrocchiale, il “cachot”, accompgnati dai nostri volontari animatori che spiegheranno la storia dei luighi in un itinerario denominato “I passi di Bernadette”.
I pellegrinaggi a Lourdes organizzati dall’Unitalsi hanno come obiettivo principale offrire alle persone malate, disabili o anziane la possibilità di visitare questo luogo di culto, accompagnate e assistite dai volontari, Barellieri e Sorelle, e dal personale medico e infermieristico, secondo il desiderio del nostro fondatore, Giovanni Battista Tomassi.
Per il viaggio a Lourdes, l’Unitalsi mette a disposizione un treno dotato di speciali carrozze chiamate “barellato”, progettate per accogliere persone con difficoltà motorie, disabilità o anziane. Queste carrozze consentono ai passeggeri di affrontare tutto il viaggio in comode barelle, con assistenza continua, 24 ore su 24, da parte dei nostri volontari, Barellieri e Sorelle, e personale medico e infermieristico volontario.
A Lourdes, gli ospiti trovano alloggio presso il Salus Infirmorum, una struttura attrezzata per accogliere persone con disabilità, dotata di camere completamente accessibili e di bagni adatti a persone con mobilità ridotta o in sedia a rotelle.
Durante tutto il soggiorno, i nostri amici in difficoltà ricevono costante assistenza e cure amorevoli dai volontari, che si occupano di tutte le loro esigenze con attenzione e dedizione.